Alcuni mesi fa, ci eravamo scandalizzati e nel contempo mortificati, per quello che succedeva in città come Sciacca, Licata, Gela dove spesso le cronache riferivano la barbara fine di decine di cani e gatti avvelenati da mani sporche ma ignoti. Oggi che la città dove siamo nati si rende protagonista in negativo di fatti criminogeni identici a quelli delle tre città menzionate, vi confessiamo che stentiamo a riconoscere Capo d’Orlando la città che in passato ha dato grande dimostrazione di essere comunità civile e tollerante.
Dopo gli ultimi gravi episodi di cronaca Antonella Papiro, parlamentare orlandina del M5s, ha preso a cuore la questione e vorrebbe farla approdare nel Parlmento nazionale, per tentare di mettere la parola fine a questa inqualificabile carneficina.
L’on. Papiro, anche lei amica degli animali, ammette che «Sono troppi, ultimamente, gli episodi in città e provincia di avvelenamento di cani e gatti. L’aggravamento del fenomeno del maltrattamento degli animali deve rappresentare un campanello d’allarme per la vita di questi ultimi, ma anche per la deriva morale e crudele che l’uomo continua a perpetrare senza pietà».
Un brutto, bruttissimo segnale di come la grande umanità di questa civilissima comunità sia stata messa a dura prova per responsabilità esclusiva di un manipolo di delinquenti che credono di essere intelligenti colpendo mortalmente cani e gatti, nascondendosi la faccia.

